Giovedì 20 Febbraio 2014, nell’ambito del progetto “Una Montagna di Rifiuti In meno” Campagna per la Promozione e l’Attuazione dell’ Autocompostaggio nella Comunità Montana Sirentina cofinanziata dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, si è svolto il convegno “Strategie per la Riduzione dei Rifiuti nei Territori Montani”. Argomento centrale dell’incontro è stata la tematica relativa alla prevenzione e riduzione dei rifiuti e nello specifico alle opportunità ed i metodi che, come l’ autocompostaggio ed il compostaggio di comunità, permettono di sviluppare una gestione pienamente sostenibile del rifiuto organico, sia dal punto di vista ambientale che economico. L’ appuntamento è stato un’ occasione per i cittadini e per le amministrazioni comunali di approfondire la tematica nel suo complesso ed al contempo per verificare lo stato dell’arte attuale, attività prioritaria e finalizzata a tracciare le linee per una gestione dei rifiuti volta alla sostenibilità. Assente per motivi istituzionali Antonella Di Nino Vice Presidente della Provincia di L’Aquila e Massimo Fraticelli Consigliere Nazionale Mountain Wilderness, Oreste Federico Responsabile dello Sviluppo Servizi e della Ricerca del Cogesa SpAha svolto il ruolo di moderatore. I lavori sono stati aperti dal Commissario della C. M. Sirentina Luigi Fasciani che nell’ambito del suo intervento ha posto l’attenzione sul fatto che gestire ed organizzare i servizi ed i progetti in forma associata condivisi allo stesso modo da più comuni su un’area omogenea è l’unica strategia di gestione e di sviluppo possibile su un territorio che, come quello della Valle Subequana, sarebbe altrimenti condannato all’oblio ed allo spopolamento progressivo. A tracciare lo scenario normativo di riferimento in ambito nazionale ed europeo ci ha pensato Michele Fina della Segreteria del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha sottolineato come la prevenzione e riduzione dei rifiuti sia l’attività gerarchicamente prioritaria in ambito di gestione dei rifiuti e che, nei territori montani caratterizzati da alta dispersione abitativa e bassa densità, attività come l’autocompostaggio ed il compostaggio di comunità siano strumenti essenziali per abbassare i costi di gestione anche in considerazione del carattere rurale che offre spazi idonei e possibilità molteplici di riutilizzo del compost prodotto. Inoltre l’adozione del Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti adottato con Decreto Direttoriale del 7 Ottobre 2013 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, rappresenta un passo fondamentale per dare concretamente attuazione alla gerarchia della gestione dei rifiuti prevista in ambito europeo. Il punto sulla gestione dei rifiuti in ambito locale è stato fatto da Giuseppe Quaglia Presidente del Cogesa SpA, il quale ha evidenziato la politica gestionale di Cogesa, da sempre attenta alle necessità del territorio ed alle tematiche ambientali, evidenziando l’importanza del progetto “Una Montagna di Rifiuti In Meno” a cui il Cogesa SpA ha contribuito e dato supporto. Nel dettaglio delle possibilità di attuazione dell’ autocompostaggio e del compostaggio di comunità in ambito montano è entrato Antonio Ricci dell’ Osservatorio Regionale Rifiuti della Regione Abruzzo, portando all’attenzione della platea come anche le concimaie agricole possono svolgere il ruolo di recuperatori dei rifiuti organici anche attraverso la compostiera elettromeccanica. In seguito Antonello Antonelli Presidente della Ecogest Società Cooperativa ha descritto nel dettaglio l’ideazione e le caratteristiche principali del progetto che, con le sue fasi attuative, sperimentate nel passato e migliorate poi nel corso degli anni, rappresenta un format ed un approccio vincente sul territorio, che si basa soprattutto sulla condivisione con i cittadini. Ha chiuso l’ incontro l’intervento di Giancarlo Odoardi Vice Presidente di Edenia Società Cooperativa che ha evidenziato come si possa ancora fare molto nell’attività di riduzione dei rifiuti, auspicando una maggiore libertà per i cittadini di attuare l’autocompostaggio nei propri spazi domestici e l’adozione di una tariffa puntuale basata sulla quantità di rifiuto prodotto da ogni utenza.
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