La fase di verifica rappresenta l’azione di controllo finale e conclude le attività previste nel progetto “Una Montagna di Rifiuti In Meno” – Sirente in Compost. Di fatto la Verifica altro non è che una visita a domicilio per verificare, appunto, l’attività portata avanti dalle utenze nella pratica dell’autocompostaggio. Ma tra le sue finalità non vi è soltanto il controllo ma anche quella di dare adeguato supporto alle utenze che hanno riscontrato problemi ed indicare loro i rispettivi correttivi da applicare, condividendo dal vivo le regole di base per condurre al meglio l’autocompostaggio. Il contatto diretto con i cittadini, inoltre, rende quest’ultimi pienamente partecipi e primi attori delle finalità progettuali poste in essere, rendendo più semplice e meno burocratico il rapporto con l’amministrazione comunale, che assume una vicinanza più diretta.
La Verifica è stata effettuata a circa 4 mesi dalla consegna dei composters alle utenze che ne hanno fatto richiesta, che, come già scritto per il monitoraggio, rappresentano solo uno dei sistemi ritenuti validi insieme ai metodi alternativi tradizionali ed autonomi (cumulo o buca sul terreno, cassa di compostaggio, stalli di compostaggio ecc.).
La Verifica è stata svolta a campione (30% minimo delle utenze aderenti), prendendo come base gli elenchi provenienti dall’attività di monitoraggio, nelle seguenti date:
20/06/2014 – Comune di Gagliano Aterno;
20/06/2014 – Comune di Secinaro;
20/06/2014 – Comune di Goriano Sicoli;
23/06/2014 – Comune di Molina Aterno;
23/06/2014 – Comune di Fontecchio;
24/06/2014 – Comune di Acciano;
25/06/2014 – Comune di San Benedetto In Perillis;
26/062014 – Comune di Castelvecchio Subequo;
27/06/2014 – Comune di San Demetrio Nè Vestini;
02/07/2014 – Comune di Castel Di Ieri;
01-04/07/2014 – Comune di Ocre.
In questa fase, oltre alla sussistenza dell’attività, sono stati verificati i sistemi utilizzati (composter, cumulo o buca sul terreno, cassa di compostaggio, ecc.), l’ubicazione (terreno di campagna, orto o giardino) e la presenza di animali da cortile/allevamento (galline, pecore, conigli, ecc.), tutti elementi riportati successivamente sull’elenco delle utenze compostatrici.
Rispetto al monitoraggio, il dato che è emerso in tutti i territori comunali è quello relativo alla notevole diffusione dell’attività di orticultura, presente talvolta anche all’interno dell’agglomerato urbano dei centri storci. Quest’attività ad uso familiare cosi come l’utilizzo degli animali da cortile/allevamento stabiliscono una sinergia importante con l’autocompostaggio, finalizzata alla riduzione e, ove possibile, permettono anche l’azzeramento del rifiuto organico.
Anche l’utilizzo di sistemi alternativi tradizionali ed autonomi come il cumulo o la buca sul terreno e la cassa di compostaggio o gli stalli con vecchi bancali o blocchi di cemento è presente in buon numero.
Dal punto di vista dei risultati le utenze che svolgono l’attività di autcompostaggio sono 633 su 673 pari al 94% delle famiglie inizialmente aderenti. Nonostante il risultato sia eccellente, nell’ambito dei lavori di verifica è stato possibile rilevare anche il dato relativo alle potenzialità residue comune per comune, che in alcuni casi è ancora importante e il cui sfruttamento permetterebbe una ulteriore riduzione del rifiuto organico con indubbi benefici economici ed ambientali.
Tale dato è riportato nelle schede di sintesi dei singoli comuni, allegate al Rapporto di Verifica.
La Verifica è stata svolta da Antonello Antonelli della Ecogest Società Cooperativa. Per tutti gli approfondimenti del caso si riporta in allegato il Rapporto di Verifica, completo dei relativi allegati (con esclusione degli elenchi comunali relativi alle utenze aderenti di esclusivo utilizzo dei comuni).
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